venerdì 28 gennaio 2011

L'evoluzione dei maghi, prestigiatori, illusionisti nel 20o secolo e oltre...

La storia della magia ha origini lontanissime, pensate a Mago Merlino, per esempio...Noi partiremo a seguire gli sviluppi di chi ha ereditato queste antichissime doti fino a portarle ai nostri tempi, partendo dal millennio passato (parliamo degli anni che vanno dal 1900 ai giorni nostri, quindi si passa dal secondo al terzo millennio, no?).
Il primo mago degno di essere menzionato, per le sue doti innate di mago unite a quello speciale spirito di avventuriero, è Mandrake. Io fin da bambino l'ho sempre chiamato Mandrache, poi un giorno un ragazzino più grande che si bullava di aver studiato l'inglese mi disse che la pronuncia giusta era Mandreic. Vabbè, insomma, 'sto Mandreic usava la magia perché spesso si cacciava nei guai, oppure doveva tirare fuori dai guai qualche suo amico etc. Tutti i bambini e non del secolo scorso hanno finito per leggere le sue avventure sui giornali a fumetti, finchè un bel giorno decise di realizzare il suo capolavoro, la magia finale...e sparì per sempre dalla circolazione.




Poi fu la volta del mago Houdini (che si pronuncia udinì, me l'ha detto sempre quel ragazzino di prima...), un tipo che era diventato famoso per la sua bravura a liberarsi dopo che era stato legato con manette, corde e catene, anche sott'acqua! Infatti nessun poliziotto è mai riuscito a portarlo in prigione, perchè appena girava l'occhio, di Houdini rimanevano solo le manette!
Era un tipo un po' strano, a me il suo sguardo ha sempre fatto un po' paura...Visse nella prima metà del secolo scorso, poi morì in circostanze misteriose e sulla sua storia furono realizzati alcuni film.



Arriviamo velocemente a epoche più recenti, siamo negli anni settanta. Un tizio di nome Uri Geller si vantava di riuscire a piegare un cucchiaino con la sola forza del pensiero. Uri (che buffo nome...) nasceva in Israele quando in pratica Houdini ci lasciava, quasi a dargli il cambio, da genitori di origine ungherese e austriaca. Interessato fin da piccolo alla materia, diventò un personaggio famoso della TV del suo paese, e la sua popolarità aumentò a dismisura quando si decise a dimostrare le sue doti di illusionista (mago?). Una volta lo incontrai, io non credevo che lui potesse davvero piegare i cucchiaini con la forza del pensiero; ricordo che glielo dissi apertamente e...mi ritrovai piegato come un cucchiaino!


Uri Geller
Nello stesso periodo, gli anni 70 e 80, da noi in Italia spopolava un illusionista di nome Mago Silvan. Silvan aveva una folta chioma nera e un sorriso stampato che manteneva durante tutti i suoi spettacoli (ma cosa aveva così tanto da ridere poi...boh). Famosissime sono diventate le sue parole magiche, che hanno fatto dimenticare le classiche Abracadabra: Sim Sala Bin. Silvan era uno di quei maghi classici, diciamo un po' alla Polpetta: conigli e colombe che escono dal cappello, assistenti che lievitano in aria ai suoi comandi, etc. Il mago Silvan è ancora vivo e vegeto, anche se per ovvie ragioni di età ha lasciato la magia e si dedica a interminabili partite di bocce e carte (poker), dove immancabilmente bara e vince denaro arrotondando la pensione.


Negli anni novanta si affaccia alla ribalta un nuovo tipo di mago, un po' burlone, in pratica la versione comica di Silvan: parliamo di Silvano, il mago di Milano. Parrucca nera folta, vestito di tutto punto, in maniera impeccabile, i suoi trucchi sono più degli scherzi che delle magie. I suoi interlocutori, di solito ignari, vengono presi di mira dalle sue idee demenziali.


Silvano il mago di Milano
E arriviamo al nuovo millennio, dove troviamo il maghetto amato da tutti i ragazzi...Harry Potter, naturalmente, l'avrete capito tutti...
Non sto qui a raccontarvi tutta la storia e le avventure di Harry, c'è una cosa che mi ha colpito più delle altre però: la sua bacchetta magica e le parole magiche che usava per i  suoi incantesimi...E così via con “ Deleterius”, “ Densaugeo”,  “Expelliarmus” e decine di altre, e ogni volta una straordinaria magia che prendeva corpo!
Dovete sapere che anche io ho la mia bacchetta magica personale, l'ho chiamata Gina. Lei sa fare cose straordinarie, ma non proprio come quella di Harry Potter...Un giorno ho voluto provare con Gina a pronunciare una parola magica di Harry: avevo letto da qualche parte che se pronunciavo la parola “Lumos”, avrebbe preso forma un'incantesimo che avrebbe fatto illuminare la punta della bacchetta; così decisi di provare e dissi a voce alta:”Lumos!”. Guardai la bacchetta, ma non successe niente...Solo più tardi, guardandomi allo specchio, mi resi conto che invece della punta di Gina si era illuminata la punta del mio naso, che essendo notoriamente molto grande, sembrava una lampadina! Da quel giorno decisi di rinunciare alle parole magiche e di lasciarle a chi le sapeva usare meglio...


Siamo ai giorni nostri, la storia recente ci ha permesso, passo dopo passo, di arrivare alla perfezione: finalmente il mago perfetto, con tutte le qualità dei maghi del passato, ci pensate? Lo so, lo so, state pensando al mago Casanova, e così? Beh, perchè se è così siete mooolto fuori strada!
Non voglio farvi stare troppo sulle spine, vi svelo subito di chi sto parlando: ma di me stesso, il mago Polpetta naturalmente!
In pratica: avventuriero (salvo gli amici dai guai, quindi sperate di non averne bisogno), riesco a liberare dalle corde o dalle manette (beh, non sempre mi riesce, ma ho sempre forbici e tenaglie nella valigia...), sciolgo i cucchiaini (per adesso solo quelli di plastica sul fuoco, ma mi sto esercitando molto), riesco a fare uscire una colomba dal mio sacchetto magico (ma con un po' di allenamento riuscirò a farlo anche con il mio cilindro da mago), faccio scherzi simpatici al mio pubblico durante gli spettacoli, e come già detto ho la bacchetta magica più in gamba che esista.
Insomma, il mago del terzo millennio, un mago perfetto! (Aiuto, il mio naso sta diventando sempre più rosso! Eppure non ho mica raccontato balle...).



Mago Polpetta
 

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